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Maurilio Guasco
In occasione della ricorrenza dei 70 anni della morte di Ernesto Buonaiuti (1881-1946), Viandanti e le riviste aderenti alla Rete dei Viandanti intendono fare memoria della figura dello studioso, protagonista del modernismo italiano. Il ricordo, secondo le specifiche caratteristiche delle varie testate, è fatto contemporaneamente da: Dialoghi (Lugano/CH), Esodo (Mestre/VE), Il gallo (Genova), Koinonia (Pistoia), l’altrapagina (Città di Castello/PG), Matrimonio (Padova), Notam (Milano), Oreundici (Roma), Tempi di fraternità (Torino).** ** **
Buonaiuti nasce a Roma il 25 giugno 1881, compie gli studi avendo come compagni i futuri storici e archeologi Manaresi, Belvederi e Roncalli (futuro Giovanni XXIII), viene ordinato sacerdote nel 1903, e due anni dopo sostituisce Bonaccorsi nella direzione della neonata “Rivista storico-critica delle scienze teologiche”. Per un certo periodo diventa in seminario titolare dell’insegnamento di storia della Chiesa, sostituendo il suo professore Umberto Benigni, ma poco tempo dopo sarà sospeso da tale insegnamento. Intensità e fame di conoscere Divenuto il maggiore protagonista del modernismo italiano nei primi anni del secolo XX, incorrerà nella scomunica dopo la pubblicazione di una risposta all’enciclica Pascendi del 1907, con la quale Pio X condannava il modernismo, una risposta che però sarà pubblicata anonima, e quindi Buonaiuti non si ritiene toccato da quella scomunica. Nel 1906 ebbe modo di incontrare a Parigi il vero protagonista del modernismo, Alfred Loisy, e l’anno dopo in Inghilterra George Tyrrell. Conservò un cattivo ricordo dell’incontro con il primo, mentre per tutta la vita sentì una forte affinità con il secondo, che tra l’altro sarebbe ... Leggi tutto