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Hans Küng
Il testo che pubblichiamo riporta in gran parte il discorso che Hans Kung ha tenuto lo scorso anno al momento del ricevimento del premio Artur Koestler. L’occasione per la pubblicazione, come contributo al dibattito sulla delicata questione del fine vita, è il conferimento a Kung del “Grosso d’oro” da parte della città di Brescia il 25 giugno. Kung, contrariamente a quanto previsto, non potrà essere presente per i problemi dovuti ad un aggravamento del suo stato di salute e non potrà tenere la prevista Lectio magistralis su “Rinascita di speranza per la Chiesa e il mondo”. Ho detto con convinzione sì a questo riconoscimento [1], perché rappresenta un’onorificenza speciale, in quanto mi viene dato non solo per il mio terzo volume di memorie (Umanità vissuta) con il suo capitolo “Nella sera della vita”, ma per il mio lavoro di tutta una vita. Una via teologicamente responsabile Ero comprensibilmente ansioso di vedere come un filosofo riesca a comprendere un lavoro complesso di una lunga vita di teologo, Lei, caro collega Dieter Birnbacher, ha assolto a questo compito in modo brillante, profondo e con ampiezza di orizzonti. Leggi tutto