SINODO. IL DIBATTITO E’ APERTO

Fulvio De Giorgi L’ampio contributo di mons. Müller (Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede), apparso sull’Osservatore Romano il 23 ottobre scorso, circa le questioni che saranno al centro del prossimo Sinodo straordinario, è stato oggetto di svariati commenti sulla stampa quotidiana italiana. Qualcuno ha perfino presentato tale intervento come una correzione del magistero del papa. Lasciando ad ognuno la responsabilità delle proprie interpretazioni, vorrei proporre una diversa lettura che parte dal presupposto che le Congregazioni di Curia (compresa quella per la dottrina della fede) siano ciò che “negli eserciti si chiama l’intendenza”, a servizio cioè della Santa Sede. Un compito specifico del Sinodo Meritoriamente, dunque, mons. Müller ha redatto lo status quaestionis: ha riassunto con precisione il magistero, soprattutto il magistero recente. È stato più rapido (com’era inevitabile per un articolo di giornale) sulla parte storico-teologica, destinata sicuramente in seguito a maggiori approfondimenti. Non ha toccato, poi, per nulla una lettura dei segni dei tempi, un discernimento della realtà attuale dei processi storici in corso e dei problemi più dolorosi per i fedeli, un’analisi sulla condizione storica di oggi: questo sarà infatti, certamente, uno dei compiti specifici del Sinodo. I livelli di lettura delle questioni sono infatti diversi. E la consultazione corale dell’episcopato, ma anche delle famiglie e dei fedeli, è previamente necessaria, così da avere molti elementi per un approfondimento pastorale di tali processi storici. Leggi tutto

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