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Paolo Bertezzolo In un momento così difficile, ma anche così ricco di possibilità, della storia del nostro paese, dal rapporto con la realtà politica e civile possono aprirsi per la Chiesa cattolica prospettive contrastanti tra loro. La cosa è particolarmente evidente se si prende in considerazione la Lega Nord. Conflitti e convergenze Il rapporto col movimento bossiano nel corso degli ultimi vent'anni di storia italiana, è stato diverso a seconda dei temi con cui si è misurato. È stato, e rimane, conflittuale sulle questioni dell’unità del paese, della solidarietà, dell’immigrazione, della multietnicità, dell’attenzione al Sud e delle tematiche interreligiose, soprattutto riguardanti l’Islam. Su altri temi, invece, il rapporto è stato più articolato e vario. Si sono manifestate «vicinanza» e «consonanza» tra Chiesa e Lega allorché sono emerse, nel dibattito politico e nelle scelte parlamentari, le questioni connesse ai cosiddetti «valori non negoziabili». Anche la difesa dell’«identità» religiosa può diventare un terreno d’incontro tra la Chiesa e la Lega. Lo si è visto nella vicenda della presenza del crocifisso nelle scuole e nei pubblici uffici. Secessione, localismo, xenofobia, ... Quale delle due dimensioni prevarrà? Quella dello scontro o quella dell’incontro? La Chiesa italiana non potrà mai appoggiare l'obiettivo della secessione della “Padania”, che resta in capo allo Statuto del movimento e che è stata ribadita ancora nel settembre scorso da Bossi nell'annuale rito pagano sulle rive del Po e a Venezia. La ...
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