Una lirica composta da Edith esprime bene il suo stato d’animo di grande preoccupazione per la situazione politica del tempo, ma anche di fiducia in Dio.
Il Signore preme nel torchio
Il Signore preme nel torchio;
le sue vesti sono rosse.
Egli spazza con una scopa di ferro
potentemente il Paese.
Egli annunzia, nell’ululato della tempesta,
il suo ultimo avvento.
Noi sentiamo questo possente ululato
il Padre solo sa il quando.
Benedici
degli oppressi dalla sofferenza il coraggio annientato;
dell’abisso delle anime la solitudine pesante;
degli uomini l’esistenza inquieta
e quella sofferenza che nessuna anima confiderebbe mai
all’anima di un fratello.
Colui che lottava
in una bruciante supplica al Padre
sul Monte degli Ulivi
ottenne la vittoria.
Si decise in quell’attimo il destino del mondo.
La gratitudine e la fiducia in Dio sono i sentimenti che Edih vive più intensamente nella clausura in Olanda.
Da quando sono qui il mio sentimento dominante è la gratitudine: gratitudine per essere qui e perché la casa è quella che è. Inoltre ho sempre presente che non abbiamo un posto durevole quaggiù. Non ho altro desiderio che si compia la volontà di Dio su di me e attraverso di me. Lui conosce quanto tempo mi lascerà ancora qui e che cosa succederà poi. “In manibus tuis sortes meae”. Il futuro è in buone mani e non ho di che preoccuparmi. Ma è necessario pregare molto per restare fedeli in ogni circostanza, soprattutto per i molti che devono passare prove ben più ardue delle mie e non sono così ancorati all’eternità. Per questo sono grata a tutti coloro che pregano in questo senso.
Edith ha una fiducia assoluta in Dio: nel buio della notte, Dio indica la direzione da seguire, come risulta da questa poesia da lei composta.
La barchetta della vita
Signore, burrascose sono le onde,
e buia è la notte. Non vuoi rischiararla per me,
che veglio da sola?
«Tieni salda la mano sul timone
e sii fiduciosa e serena.
La tua barchetta mi sta a cuore,
la condurrò alla meta.
Tieni soltanto vigile
l’occhio della bussola.
Ti aiuterà a raggiungere la meta
nelle tempeste e nella notte.
L’ago trema appena
e poi è di nuovo fermo,
ti indica la direzione
che io ho scelto per te.
Sii perciò fiduciosa e serena,
ti conduce nella tempesta e nella notte,
fedele, la volontà divina,
se la coscienza veglia».