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Pier Paolo Eramo
Da tempo la scuola e la professione docente sono tenuti in una scarsa considerazione da parte dei genitori e più in generale possiamo dire dalla nostra società; un atteggiamento che si è andato via via esprimendo in un crescendo che sembra inarrestabile e che ha ormai abbandonato sia la buona educazione, sia il buon senso. Sempre più, negli ultimi trent'anni, è venuta meno la consapevolezza che il progetto educativo della famiglia non è un assoluto, esso si deve confrontare con il progetto educativo e di istruzione della società della quale fa parte e che questo è espresso dall'Istituzione scolastica.
Ci sembra, perciò, interessante riprendere le riflessioni che, in questa fine di anno scolastico, un dirigente scolastico di Parma ha inviato a tutti i genitori con una lettera aperta. (V)
[Ndr, i titoletti sono redazionali]
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A scuola stiamo vivendo un periodo difficile, non solo perché maggio è il mese del nervosismo collettivo, ma perché con più intensità degli anni scorsi i nostri docenti sono sotto tiro. Attorno alla scuola si è stretto un vero e proprio assedio, che ci sta togliendo la serenità del lavoro e sta minando il nostro equilibrio. Il disordine esterno entra nelle classi Le nostre classi sono difficili: gli alunni ci portano ogni ... Leggi tutto